D - contributo formativo

La Robotica Educativa ... acceleratore dell' apprendimento significativo e per scoperta

SERAFINA D'ANGELICO
    Segmento scolastico
    Infanzia
    Primaria
    Secondaria di I grado

    Tecnologia
    Bluebot
    Probot

    Discipline coinvolte
    Primaria:
    Arte e immagine
    Geografia
    Inglese
    Italiano
    Matematica
    Scienze
    Storia
    Tecnologia

    Secondaria:
    Ed. artistica
    Inglese
    Italiano
    Ed. artistica
    Matematica
    Spagnolo
    Tecnologia

    Parole chiave
    Ambiente di apprendimento
    Cittadinanza digitale
    Coding unplugged
    Competenze
    Documentazione
    Innovazione didattica inclusiva
    Interdisciplinarietà
    Progettazione
    Restituzione
    Ricerca-azione
    Storytelling
    Unità Formativa

    Metodologia didattica e riferimenti pedagogici
    Cooperative learning
    Earning by doing
    Formazione-azione
    Lesson plan interdisciplinare
    Peer education
    Tecniche di scaffolding


D - contributo formativo

La Robotica Educativa ... acceleratore dell' apprendimento significativo e per scoperta

di SERAFINA D'ANGELICO

Abstract
In questo materiale l’Autrice propone un ottimo percorso di formazione dedicato a docenti dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Secondaria di I grado. Il corso, strutturato sotto forma di Unità Formativa di 25 ore, è articolato in 6 fasi: Lezione frontale / workshop / attività di ricerca-azione / documentazione / restituzione / progettazione e si pone l’obiettivo di divulgare all’interno della scuola le buone pratiche didattiche inerenti all’uso della robotica educativa come supporto al curricolo disciplinare, valorizzando il Cooperative Learning e l’uso dello strumento didattico robotico per attuare una didattica per progetti, per competenze ed altamente inclusiva. In questo senso non si tratta quindi di imparare solamente le basi della programmazione, ma anche di applicare il Cooperative Learning per la conduzione della classe dei gruppi cooperativi di lavoro e di utilizzare BlueBot e Probot come “mediatori didattici” nel percorso curriculare e, più in generale, di innescare un cambiamento nello stile d’insegnamento. Per ciascun ordine di scuola vengono definiti modalità di attuazione, obiettivi formativi e competenze coinvolte: Infanzia (tutti i Campi di esperienza); Primaria (possibili discipline coinvolte: italiano, scienze, matematica, arte e immagine, tecnologia, storia, geografia, inglese); Secondaria (possibili discipline coinvolte: italiano, inglese, spagnolo matematica, ed. artistica, tecnologia)
Cosa serve per replicare l'esperienza
Predisporre un ambiente di apprendimento, predisporre schede di lesson plan e di Unità Formativa; contatto con gli esperti; acquistare Blue o Probot
Materiali utilizzati
  • LIM
  • collegamento Wifi
  • notebook
  • robot specifico (Blue o Probot)
  • schede operative
  • pennarelli
  • scotch
  • cartoncino
Obiettivi formativi
Gli obiettivi previsti nel corso di formazione per i docenti sono i seguenti:
  • promuovere un nuovo ruolo del docente quale facilitatore dell’apprendimento che coordina, guida, sollecita, conforta, incoraggia in caso di errore;
  • incentivare l'impiego della robotica educativa nella didattica per sostenere l'apprendimento di tutte le materie;
  • favorire un ampliamento dei percorsi curriculari per lo sviluppo ed il rinforzo delle competenze;
  • promuovere il lavoro in team e l'interdisciplinarietà;
  • favorire la messa in campo di nuovi approcci e modelli di insegnamento- apprendimento capaci di mettere gli alunni al centro del processo formativo;
  • contribuire a ridurre la dispersione scolastica;
  • guidare i docenti nell'adozione di Buebot e di Probot in classe come strumento didattico multidisciplinare (non solo per gli insegnanti delle materie tecnico-scientifiche, ma a disposizione, e alla portata, degli insegnanti di tutte le discipline);
  • incentivare la produzione di learning objects (o semplicemente di materiali didattici) da condividere all’interno della scuola;
  • saper predisporre attività interdisciplinari con la Robotica in modalità di coding unplugged;
  • programmare le attività secondo la tecnica dello “scaffolding” con la predisposizione di attività graduate per complessità sempre maggiore rispetto a quelle padroneggiate.
Tra gli obiettivi di apprendimento individuati per gli studenti si indicano:
  • saper utilizzare l’apprendimento cooperativo per potenziare le abilità sociali per fare squadra;
  • saper applicare il pensiero computazionale, inteso come la capacità di scomposizione di un problema complesso;
  • cogliere il valore formativo dell’errore e il pensiero creativo-divergente;
  • saper utilizzare le conoscenze disciplinari in contesti didattici richiedenti l’uso della robotica;
  • saper utilizzare in modo consapevole e controllato strumenti e risorse digitali all’interno del contesto scolastico;
  • sviluppare le capacità di confrontarsi, scambiare idee e opinioni, ipotizzare, sperimentare, verificare
  • applicare il pensiero computazionale, inteso come la capacità di scomposizione di un problema complesso;
  • saper applicare il Finding problem, il Problem solving e il pensiero creativo-divergente nell’esecuzione di compiti autentici.
  • usare al massimo le risorse personali e saper seguire le proprie inclinazioni, attitudini ed interessi in situazioni di apprendimento di vario genere
Imparare cosa
Al termine del percorso ogni partecipante ha:
  • preso consapevolezza che la soluzione di una situazione problematica complessa, come la costruzione di un percorso disciplinare con la robotica, può essere personale, creativa e sempre diversa;
  • compreso che la robotica è uno strumento didattico: non cambiano i contenuti, ma cambia il modo di fare scuola e il ruolo dell’insegnante;
  • preso consapevolezza che l’obiettivo che lo studente deve raggiungere non è “imparare a programmare” ma “imparare programmando”;
  • gli strumenti per individuare le competenze trasversali e disciplinari che si attivano con i percorsi didattici integrati dalla robotica;
  • le strategie per gestire l’errore come una risorsa e non un elemento negativo nel processo di apprendimento (fase debugging);
  • rafforzato la capacità di strutturare percorsi didattici per innescare il Finding problem, il Problem solving e il pensiero creativo-divergente;
  • la consapevolezza dell’importanza della condivisione e del lavoro di squadra.
Riferimenti normativi
Piano Nazionale per la formazione dei docenti 2016/2019, priorità n. 4.3 (Competenze digitali e nuovi Ambienti per l’apprendimento):
  • promuovere il legame tra innovazione didattica inclusiva e tecnologie digitali;
  • promuovere il legame tra innovazione organizzativa, progettazione per l’autonomia e robotica educativa;
  • rafforzare cultura e competenze digitali del personale scolastico, con riferimento a tutte le dimensioni delle competenze digitali (trasversale, computazionale e di “cittadinanza digitale”), verticalmente e trasversalmente al curricolo;
  • rafforzare il rapporto tra competenze didattiche e nuovi ambienti per l’apprendimento, fisici e digitali.